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  • Immagine del redattoreEmanuela Bertaglia - Rebel Dog Centro Cinofilo

VORREI CHE IL MIO CANE FOSSE…

I BISOGNI DEL CANE E LE ASPETTATIVE UMANE A CONFRONTO


Ci capita spesso di incontrare proprietari e famiglie che arrivano al nostro centro con molte aspettative.

La maggior parte delle volte si tratta del primo cane, di un cucciolo appena arrivato o un adulto appena adottato.

Altre invece di un cane in famiglia già da molto tempo. Come primo step si decide di affidarsi ad un educatore presi dalla disperazione.

Solitamente il primo incontro è una chiacchierata informale, ci si conosce, ci si scambia opinioni e si ha modo di vedere il cane in un contesto neutrale e adatto a lui.

Proviamo ad approcciarci, a studiare il cane per conoscere un po’ il carattere e ciò che sta comunicando. Nel mezzo della chiacchierata, spesso, anzi si parte proprio da quello, i proprietari iniziano focalizzarsi sui problemi di casa: “fa i dispetti”, “abbaia in giardino”, “distrugge le cose”, “è ingestibile al guinzaglio quando usciamo” e tante altre cose di solito accompagnate da un “vorrei che diventasse bravo! vorrei che mi ascoltasse! Vorrei, vorrei, vorrei etc etc”... senza considerare se il contesto, la routine giornaliera, se le richieste fatte sono adatte ad una buona vita del nostro cane.


Tutti i cani, se soddisfatte le loro esigenze, se ascoltati ed accolti possono diventare ciò che la comunità definisce "bravi cani". Ma come ?

Di sicuro non con la bacchetta magica, ma con la voglia di mettersi in gioco e in discussione.

La maggior parte delle volte i problemi si risolvono con qualche piccola accortezza, piccoli cambiamenti quotidiani, senza stravolgere la propria vita. Molti comportamenti, che riscontriamo nei cani, sono dettati da incomprensioni, errori di comunicazione e/o da un non soddisfacimento dei bisogni del cane.

Spesso vediamo che la volontà è quella di adattare la vita del cane al 100% alla nostra e ai nostri contesti umani e urbanizzati, ricchi di stimoli e richieste, e mai viceversa; oppure trovare un giusto compromesso che possa soddisfare entrambi.

Se desideriamo un cane sereno e che la nostra convivenza sia positiva, oltre a dire: “Vorrei che il mio cane fosse...” dobbiamo anche imparare a dire “Cosa posso fare per far star bene il mio cane?”.

Come ogni relazione, anche quella con il nostro animale domestico è bidirezionale e noi siamo i loro accompagnatori, la loro guida.



Vi siete mai chiesti: “Ma il mio cane di cosa ha bisogno?”


I bisogni primari o bisogni fisiologici, sono alla basa della vita di ogni individuo.


Alimentazione, movimento e sonno sono sicuramente fondamentali per la sopravvivenza ma sono sufficienti per dire di essere felici?

Il cane è un animale sociale, vive all’interno di un "branco-famiglia", comunica con il mondo che lo circonda, non è un sistema isolato dall’ambiente; al contrario, interagisce con esso in ogni singolo momento.


Esistono quindi bisogni di tipo sociale che non si possono trascurare

Il cane ha necessità di condividere con noi e con i suoi simili, tempo, esperienze e spazio. Ha bisogno di interagire, di comunicare ed essere compreso per poi essere il primo lui a comprenderci.

Ha bisogno di potersi esprimere, con il suo linguaggio, con il suo modo di comunicare intra-extra specifico. Per un cane è normale abbaiare o anche ringhiare, è normale fare pipì sui cespugli o sui pali della luce in quanto sono tutti modi di esprimersi con il mondo esterno.

Quando facciamo parte di un gruppo abbiamo anche bisogno di sicurezza e di affiliazione; ognuno ha il proprio ruolo, i propri compiti; ci sono regole condivise da tutto il gruppo che deve essere coerente, sentirsi supportato e ascoltato.

In un gruppo che funziona, c’è supporto e aiuto reciproco, c’è protezione ed empatia… Empatia… tanta empatia! E in questo i cani sono formidabili, leggono le nostre emozioni meglio di Freud.

Per concludere, ma non meno importante, abbiamo i bisogni di autorealizzazione. Giochi, attività nuove, sport o meglio ancora “attività specifiche”.

Sì, i nostri cani spesso portano con sé importanti attitudini di razza.

Caratteristiche selezionate dall’uomo ed impresse fortemente nel suo dna, nella sue cellule, per uno scopo: la guardia, la caccia, il controllo del gregge… quindi, se hanno attitudini intrinseche, perché non incentivarli?



Prima di pensare: il mio cane non mi ascolta, proviamo a chiederci se abbiamo fatto abbastanza per lui.


Volete un cane sereno e che accolga le vostre indicazioni?


Chiedetevi cosa potete fare per renderlo felice, per migliorare la vostra comunicazione e per soddisfare i bisogni, oltre che primari, anche sociali.


Rivolgetevi a educatori che vi aiutino a comprenderlo, che vi accompagnino a conoscere il vostro cane più che limitare le vostre interazioni a "semplici" comandi.


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